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Differenza tra pastiglie dei freni in ceramica e in metallo
Le pastiglie freni sono componenti consumabili dell’impianto frenante. Entrano in contatto con i dischi ogni volta che si preme sul pedale dei freni. L’attrito che si genera rallenta la vettura. Tra il disco e la pastiglia si generano temperature altissime, per cui i materiali di produzione incidono molto sulle prestazioni e sulla durata.
Vediamo le differenze principali tra pastiglie freni in ceramica o in metallo, ma anche tra pastiglie freni posteriore e anteriore in termini di composizione, di durata di servizio. Quali modelli scegliere per i propri freni e perché?
Le mescole tradizionali
Le classiche pastiglie freni in metallo erano prodotte con mescole che contenevano vari elementi, in passato anche l’amianto, ora messo al bando. I materiali delle pastiglie si surriscaldano molto, e se i freni vengono sollecitati costantemente (ad esempio in discesa), la temperatura rimane alta e si crea il cosiddetto effetto fading: diminuisce il coefficiente di attrito e quindi l’efficacia della frenata.
Ecco perché la ricerca degli ultimi decenni ha portato a nuovi materiali per le guarnizioni di attrito: fibre di carbonio e ceramica. I progressi tecnologici, insieme all’uso di questi materiali innovativi, hanno portato anche a creare nuove forme dei dischi, con scanalature, tassellature e forature che consentono di eliminare il calore e i detriti che si creano dall’attrito. Ovviamente i materiali incidono anche sul costo pastiglie freni.
L’avvento della ceramica: pro e contro
La ceramica è un materiale naturale, privo di amianto e di polveri ferrose. Si tratta di un materiale che produce meno detriti e quindi si consuma molto meno. Reagiscono molto bene alle frenate ripetute e possono sopportare temperature altissime.
Per contro, acquistando pastiglie freni in ceramica, i prezzi sono superiori rispetto a quelle tradizionali. Ecco perché spesso sono offerte come optional, o lasciate al mercato dei ricambi per la messa a punto, in particolare di auto sportive, se sono prodotti di ottima qualità (come le pastiglie freni Brembo).
Un altro vantaggio di questo materiale è che tende a produrre meno rumore quando entra in contatto col disco. Le pastiglie in ceramica difficilmente producono cigolii o stridii, sia a freddo, sia quando raggiungono temperature operative altissime.
Pastiglie in metallo e organiche
Le mescole metalliche trasmettono meglio il calore, dissipandolo. I prodotti di questo tipo contengono molecole di metalli in proporzioni variabili, dal 30 al 70 per cento. Le fibre di rame, ferro, acciaio o lega sopportano con maggiore reattività le frenate alle alte temperature.
D’altro canto, l’usura di questi materiali è maggiore e la durata pastiglie freni si abbrevia rispetto alle controparti in ceramica. Inoltre, la maggiore produzione di polveri va a sporcare i dischi, che quindi devono essere adatti a eliminare i contaminanti per non usurarsi a loro volta. Inoltre, i metalli tendono a produrre rumori quando vengono sollecitati.
Una terza via per le pastiglie sono i materiali organici, come le fibre di carbonio, vetro, gomma, Kevlar e resine. Questi prodotti producono meno detriti e quindi conservano meglio i dischi, ma hanno meno potenza di frenata e si consumano più alla svelta.
Conclusione
La scelta dei materiali delle pastiglie nasce da esigenze pratiche. La ceramica è molto adatta a una guida urbana regolare, anche se ormai si stanno sviluppando prodotti anche per le auto sportive. Le mescole metalliche sopportano meglio le sollecitazioni delle frenate costanti ad alta velocità, ma si consumano prima. L’importante è scegliere pastiglie di qualità garantita, oltre che dischi freno anteriori e posteriori di qualità garantita e liquido freni auto per avere un impianto frenante sempre al massimo delle prestazioni.
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