La distanza degli elettrodi delle candele dell’auto: come misurarla e regolarla, i principali problemi e come risolverli
Il funzionamento corretto di una candela di accensione determina le prestazioni di un motore a benzina, quindi dell’interno veicolo. È possibile regolare queste componenti e come? Perché è meglio conoscere l’importanza della distanza tra gli elettrodi?
Relazione tra distanza elettrodi candele auto e potenza
La distanza elettrodo candela è lo spazio che intercorre tra gli elettrodi ed è il luogo in cui si forma la scintilla di accensione. Tutte le candele di accensione del motore sono regolate e compatibili con il veicolo su cui vanno montate, ma non è detto che la regolazione sia la più efficace.
Una distanza superiore costringe la scintilla a una distanza maggiore, con una potenza ridotta, mentre una distanza inferiore potenzia la scintilla, rendendola adatta a motori più potenti o modificati. La distanza tra gli elettrodi delle candele varia nell’intervallo 0,028-0,060 pollici, ossia 0,7-1,5 mm.
Una regolazione sbagliata può portare a un’usura inutile delle parti, che non producono potenza sufficiente, o ne producono in eccesso, portando alla sostituzione anticipata (v. anche Candele auto: frequenza e costo della sostituzione).
Misurare la distanza tra gli elettrodi delle candele
Per misurare il parametro della distanza tra le candele bisogna utilizzare uno strumento di precisione. Il più comune è lo spessimetro per candele. Questo può essere a rotella, a pettine o a lamelle. Si tratta di spessori diversi da infilare nel gap tra gli elettrodi per verificare quale sia quello dallo spessore identico.
Prima di effettuare la misurazione, bisogna pulire la candela, gli elettrodi e lo spessimetro con alcool, eliminando eventuale fuliggine per evitare che la misurazione sia errata, soprattutto se si misurano le candele in uso. Un’alternativa possibile è l’utilizzo di una moneta, oppure di una lama.

Come regolare gli elettrodi della candela?
La regolazione degli elettrodi può avvenire con lo spessimetro, oppure con strumenti adatti a piegare leggermente l’elettrodo stesso. La regolazione della distanza tra gli elettrodi è importante per massimizzare le prestazioni, soprattutto in ambito sportivo. Per ridurre la distanza, si tiene la candela con l’elettrodo rivolto in basso e si piega l’elettrodo inferiore avvicinandolo all’altro. Per diminuire la distanza, sempre tenendo la candela nella stessa posizione, si piega leggermente l’elettrodo verso l’esterno.
Si può usare anche uno spessimetro per tirare l’elettrodo esterno, allontanandolo di un millimetro. Se invece bisogna stringere, si appoggia l’elettrodo esterno e si fa una leggera pressione. In ogni caso, bisogna fare sempre molta attenzione a non rompere l’elettrodo, maneggiando con cura la parte e verificando le variazioni prima dell’installazione.
È necessario regolare la distanza tra gli elettrodi di una candela nuova?
Non è sempre necessario regolare la distanza tra gli elettrodi di una candela nuova, ma è importante verificare l’impostazione. Se le parti sono nuove, è importante sceglierle di qualità, come le candele di NGK o di altri produttori affidabili. È proprio sulle parti nuove che bisogna eventualmente effettuare una regolazione perché la distanza sia quella giusta per il proprio motore.
In un modello non sportivo, spesso la calibrazione sarà già corretta, mentre per un’auto ad alte prestazioni o spesso utilizzata a regime alto è necessario verificare e regolare la distanza per massimizzare le prestazioni.
Principali problemi nel regolare la distanza elettrodo candela
Vediamo quali sono le difficoltà a cui prestare attenzione nel regolare la distanza degli elettrodi delle candele. Si tratta di un’operazione molto delicata in cui i millimetri fanno la differenza. La distanza corretta si trova nel libretto dell’auto.
- Distanza ridotta. La scintilla non raggiunge la massima potenza, col rischio di una combustione incompleta. Aumentano le emissioni inquinanti e il motore non funziona correttamente.
- Distanza eccessiva. La scintilla perde potenza, col rischio di una combustione incompleta e perdita di potenza, difficoltà di avviamento e di accensione, aumento nel consumo del carburante.
- Danni meccanici agli elettrodi. È importante applicare gradualmente la forza necessaria per deformare l’elettrodo, modificando le distanze. Una forza eccessiva può danneggiare l’elettrodo. Anche l’utilizzo di strumenti non adatti può deformare i componenti.
- Contaminazione per mancata pulizia. Le candele usate accumulano fuliggine nella zona degli elettrodi. Prima di regolare la distanza, è necessario eliminare queste impurità. Inoltre, anche gli strumenti utilizzati vanno puliti, per evitare di sporcare le candele nuove.
- Misurazione errata. La regolazione della distanza tra gli elettrodi è un lavoro della massima precisione. Un millimetro in più o in meno fa un’enorme differenza. Utilizzare strumenti non precisi può ingannare, rendendo vano l’intervento.
Consigli per tutti
Ricordare di pulire le candele e gli strumenti che si utilizzano per misurare o per variare la distanza. Ogni impurità, su queste distanze minime, falserebbe le misurazioni rendendo inutile l’intervento. Le distanze tra gli elettrodi delle candele devono essere uniformi su tutto il motore. Non avrebbe senso avere scintille di potenze diverse in punti diversi o in cilindri diversi.
Quando si installano le parti, osservare la forza di serraggio indicata dal produttore e non esagerare; si rischia di rovinare la filettatura. Infine, se la candela si guasta o anche solo non funziona alla perfezione, può convenire cambiarla piuttosto che aspettare che smetta di funzionare del tutto, creando problemi al motore.
Conclusione
La distanza tra gli elettrodi determina la potenza della scintilla. Normalmente questa è standard per le parti installate o compatibili con un motore. Se si effettuano messe a punto, si può intervenire avvicinando gli elettrodi per una scintilla più potente, o viceversa.
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