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Qual è la differenza tra gomme estive e invernali
Il contatto tra la strada e la gomma è ciò che garantisce trazione. Se questa superficie di contatto non è ideale, possono crearsi numerosi problemi di stabilità, con rischio di incidente. Ecco perché la scelta dei pneumatici è fondamentale per circolare in sicurezza. Ecco perché il Codice della strada, recentemente aggiornato dalla legge 177/2024, prevede l’utilizzo di pneumatici invernali dal 15 novembre al 15 aprile.
Vedremo come scegliere i pneumatici migliori nell’ampia offerta di gomme invernali, estive o per tutte le stagioni. Vedremo anche la differenza tra gomme estive e invernali, come distinguerle e quali sono le più indicate nelle varie regioni climatiche. Infine, ricordiamo quando cambiare le gomme invernali.
Com’è fatto un battistrada
La superficie di contatto del battistrada può svolgere molte funzioni. Contiene varie scanalature più o meno profonde, che servono a far scivolare via l’acqua quando piove. Inoltre, il disegno intagliato nella gomma facilita la rotazione eliminando la resistenza. Spesso la scelta dello stile influenza anche la scelta dei copricerchi auto.
La mescola è un altro elemento che varia e fa la differenza tra gomme estive e invernali, con mescole più dure e resistenti per i mesi più caldi e per le gomme da velocità, mentre per i climi rigidi o per il maltempo servono mescole più morbide e aderenti. È chiaro che usare lo pneumatico sbagliato porta, come minimo, a consumi eccessivi, se non a perdita di stabilità. Alcuni produttori sfruttano tecnologie specifiche. Le gomme Nexen estive non saranno identiche a quelle di altre marche.
Ultimo fattore da considerare è lo spessore del battistrada, che deve rientrare nei limiti imposti dal codice della strada (minimo 1,6 mm ma sotto i 3 mm è già consigliabile la sostituzione). Se è troppo usurato, la gomma non garantisce più le prestazioni minime per la sicurezza. Questo si può capire dagli indicatori di usura, a volte presenti nello pneumatico.

Pneumatici estivi: come sono fatti?
Cerchiamo di capire meglio nel dettaglio come si compone l’offerta gomme estive per auto. I tasselli delle gomme estive sono pieni e non molto intagliati. Così lo pneumatico è più rigido e reagisce più direttamente alle forze sterzanti. La mescola è più dura e si consuma meno rapidamente.
Se la temperatura scende, anche la mescola si ammorbidisce, attenuando la differenza consumi tra gomme estive e invernali. La conformazione dei tasselli e delle poche scanalature è studiata in modo da ridurre il rischio di scivolamento e perdita di presa su strada (il temibile aquaplaning) che può presentarsi in caso di acquazzoni e ampie pozzanghere, specialmente ad alta velocità.
Attenzione però alle temperature: se scendono sotto ai 7°C, la mescola, che presenta una percentuale inferiore di gomma naturale, tende a diventare più fragile. Niente paure per le temperature più alte: le mescole sono studiate per non perdere aderenza nonostante il calore dell’asfalto.
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Pneumatici invernali, cosa cambia?
Le differenze tra gomme estive e invernali stanno soprattutto nella mescola e nel disegno del battistrada. L’indicazione M+S (Mud+Snow, ossia fango e neve) segnala che il produttore autocertifica l’idoneità della gomma alle condizioni invernali, mentre la sigla 3PMSF (3 Peak Mountain Snow Flake, ossia “fiocco di neve con montagna a tre cime”) è la più recente certificazione ufficiale, a seguito di test su strada innevata, test che richiede almeno il 25% di aderenza in più rispetto agli pneumatici standard di riferimento.
La quantità di gomma naturale contenuta nella mescola è superiore, quindi lo pneumatico rimane duttile anche quando la temperatura scende sotto i 7°C, raggiungendo le prestazioni ottimali sotto lo zero. Aumenta di gran lunga la quantità di scanalature per consentire di eliminare acqua e neve dalla superficie di contatto.
Cambia anche la profondità delle scanalature per le zone più nevose o fangose. Infatti, per aumentare la presa, lo pneumatico deve affondare meglio e spingere su una superficie maggiore. Il risultato si misura anche in termini di distanza di frenata. Alla velocità di 50 km/h, su manto stradale innevato, le gomme invernali possono frenare in circa 35 m laddove le gomme estive richiedono circa 45 m.
Le differenze tra pneumatici invernali ed estivi a colpo d’occhio
Vediamo in una tabella le principali differenze tra pneumatici estivi e invernali.
Caratteristica | Pneumatici estivi | Pneumatici invernali |
Mescola | Dura, con meno gomma naturale; più stabile alle alte temperature, indurisce sensibilmente sotto i 7 °C | Morbida, con elevata percentuale di gomma naturale; elastica fino a -20 °C, assicurando aderenza e comfort sulla neve |
Disegno del battistrada | Tasselli pieni, scanalature longitudinali e intagli trasversali, espelle rapidamente l’acqua e previene l’aquaplaning | Numerose lamelle e scanalature larghe e profonde per massimizzare il grip su neve, fango e fondi umidi |
Prestazioni di frenata | Eccellenti su asciutto e bagnato a temperature >7 °C; spazi di arresto ridotti grazie a battistrada e mescola ottimizzati | Buone su neve e ghiaccio, aderenza costante in condizioni fredde; inferiori su asfalto caldo |
Clima ideale | Temperature costantemente >7 °C | Temperature ≤7 °C, in presenza di neve, ghiaccio e fondi freddi |
Efficienza energetica e usura | Minore resistenza al rotolamento, migliori consumi e usura omogenea su asfalto caldo | Maggiore resistenza al rotolamento; consumi superiori del 5–10 % e usura accelerata a temperature elevate |
FAQ
1. Qual è il periodo di obbligo per gli pneumatici invernali in Italia?
Dal 15 novembre al 15 aprile, sulle strade segnalate secondo il Codice della Strada.
2. Cosa significa la marcatura 3PMSF sui pneumatici?
È un marchio certificato secondo il regolamento UNECE R117: lo pneumatico supera un test su neve e offre ≥ 25 % di trazione extra.
3. A che temperatura conviene montare gomme estive?
Quando la temperatura supera regolarmente i 7 °C; sotto tale soglia la mescola degli estivi indurisce e perde aderenza.
4. Posso utilizzare pneumatici M+S d’inverno?
Sì, tenendo presente che M+S indica un’autocertificazione del costruttore e non garantisce le performance di un vero invernale 3PMSF.
5. Quali sono i vantaggi di uno pneumatico 4 stagioni?
Offre un compromesso tra estivo e invernale, con mescola e disegno battistrada bilanciati per climi temperati, ma non sostituisce completamente pneumatici stagionali puri.
Conclusione
Oltre alle gomme 4 stagioni, più adatte alle zone temperate, la scelta dei pneumatici estivi o invernali è a volte obbligata dalla legge o dalle condizioni atmosferiche. È importante optare per la qualità, conoscendo bene le proprie condizioni e le funzioni delle varie componenti di una gomma.
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