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A cosa serve il sensore dell'angolo di sterzo
Nella macchina ci sono molti organi in movimento rotatorio ed è importante conoscerne la posizione per coordinare al massimo i vari sistemi. Ecco a cosa servono i sensori di rotazione. Tra le varie applicazioni, c’è anche il sensore angolo sterzo per auto. In questo articolo, approfondiamo l’argomento sensore di angolo sterzata, come si capisce se funziona bene o se è guasto, come regolarlo, come mai è tanto importante e a quali organi è generalmente collegato. Partiamo dalla tecnologia che utilizza e dalla posizione in cui si trova.
Come funziona un sensore angolo di sterzo
Il principio di funzionamento è quello di un sensore di coppia. Si tratta di dispositivi che rilevano le forze di coppia che agiscono su un corpo in movimento. Esistono sensori statici e dinamici a seconda delle applicazioni. I modelli più datati ad azionamento meccanico prevedono contatti e usure. Il metodo di rilevamento che sta diventando più diffuso per un sensore coppia sterzo è l’induzione, che consente di evitare contatti e usure conseguenti, facendo durare più a lungo il dispositivo.
Una tecnologia simile è sfruttata anche per le oscillazioni del veicolo in fase di manovra, con un sistema di regolazione e livellamento dei fari. In parole più semplici, un sensore coppia sterzo rileva le forze applicate sullo sterzo per monitorare costantemente la posizione delle ruote rispetto al centro. Spesso si trova abbinato al servosterzo elettromeccanico e rileva l’angolo di torsione dell’albero e l’angolo di rotazione delle ruote. Dal 2005 sono prevalenti i sensori ottici, più precisi e duraturi.

Il sensore dello sterzo misura posizione e velocità di rotazione del volante, trasmettendo un segnale continuo all’ECU, essenziale per sistemi come ESC/ESP, ABS, ADAS (Front Assist, Lane Keep Assist), sterzo elettrico (EPS), fari adattivi. Come tutti i sensori, anche il sensore angolo sterzo ha bisogno di una calibratura e va resettato, ad esempio, dopo una modifica della regolazione del telaio, o dell’assetto ruote, dopo un incidente o in caso di sostituzione per guasto. Vediamo come accorgersi se il rilevamento è sbagliato o guasto.
Varie tipologie di sensori, funzionamento, pro e contro
Ecco le principali tipologie di sensori e alcune informazioni specifiche sul loro funzionamento, pro e contro da conoscere.
- Sensore a effetto Hall. Sfrutta variazioni di campo magnetico per determinare la posizione del volante. Nessun contatto meccanico e minore usura, buona precisione per applicazioni standard, è compatto e relativamente economico. Però è sensibile a campi elettromagnetici esterni e ha una precisione limitata rispetto ad altri sistemi per impieghi ADAS avanzati.
- Sensore ottico. Legge variazioni di luce attraverso un disco forato per determinare l’angolo e la rotazione. Offre alta precisione anche a basse velocità di rotazione, è ideale per sistemi ADAS e ESC evoluti, ha ridotta deriva termica. Però è più costoso rispetto a quello magnetico e più sensibile a polvere e sporcizia se non ben sigillato.
- Sensore potenziometrico (resistivo). Un cursore scorre su una pista resistiva in base all’angolo del volante, una tecnologia semplice e poco costosa, facile da produrre e integrare nei veicoli di base. Però include un componente soggetto a usura per contatto meccanico, precisione e durata inferiori rispetto ad Hall e ottici, è sensibile a umidità e sbalzi termici.
- Sensore digitale. Rileva l’angolo e il numero di giri del volante grazie a un encoder integrato. Offre alta risoluzione e rilevamento multigiro, supporta protocolli digitali, è l’ideale per sistemi steer-by-wire e ADAS di fascia alta. Però è più complesso e costoso e richiede calibrazione precisa dopo ogni intervento.
- Sensore combinato. Rileva contemporaneamente l’angolo di sterzata e la forza applicata sul volante. È essenziale per sterzi elettrici (EPS) e sistemi di assistenza attiva, migliora l’efficacia di Lane Assist e Traction Control. Però ha un costo elevato, è più difficile da sostituire e calibrare senza strumentazione ufficiale.
Vendita effettuata da AUTODOC Vendita effettuata da AUTODOC Vendita effettuata da AUTODOC Vendita effettuata da AUTODOC Vendita effettuata da AUTODOC
RIDEX Sensore angolo sterzo
con bloccaggio
RIDEX Sensore angolo sterzo
con cavo
RIDEX Sensore angolo sterzo
RIDEX Sensore angolo sterzo
RIDEX Sensore angolo sterzo
Malfunzionamenti al sensore, come accorgersi
In ogni veicolo, ci sono più sensori per rilevare l’assetto e il funzionamento. Ad esempio, un sensore coppia sterzo Opel Meriva è integrato con la lettura incrociata della posizione delle ruote e della velocità di sterzata. Se i valori non si corrispondono, può significare due cose: o c’è un problema effettivo al sistema sterzante (in particolare nei veicoli a trazione anteriore), oppure è un guasto ai sensori. I sensori possono usurarsi, specialmente quelli meccanici o a contatto. Nei veicoli moderni, è possibile tentare di ricalibrare autonomamente seguendo le istruzioni, che richiede semplicemente di sterzare tutto su entrambi i lati.

Nei sistemi meno avanzati, bisogna procurarsi gli utensili per lo sterzo del veicolo giusti ed effettuare il cosiddetto intervento centratore sensore di coppia sterzo, seguito da un ripristino dello strumento di scansione. Si tratta di due interventi delicati e di precisione, per cui è meglio intervenire con macchinari sofisticati mettendo l’auto su un sollevatore. Se il servosterzo dell'auto è collegato al sensore d’angolo e l’auto non rispetta la direzione, è probabile che ci sia un guasto al sensore.
Quanto costa la sostituzione del sensore?
Se il sensore risulta irreparabile e va sostituito, bisogna considerare una spesa variabile dai 100 euro agli oltre 400 euro a seconda della macchina. Gli esperti di AUTODOC hanno preparato una tabella con i 10 modelli più venduti in Italia, il costo del sensore angolo sterzo aftermarket e una stima del costo sostituzione completo (pezzo + manodopera + calibrazione).
| Modello | Costo sensore (€) | Costo sostituzione (€) |
|---|---|---|
| Fiat Panda | 75 – 100 | 220 – 300 |
| Fiat 500 | 75 – 100 | 220 – 300 |
| VW Golf | 80 – 110 | 230 – 320 |
| VW Polo | 80 – 110 | 230 – 320 |
| Renault Clio | 84 – 105 | 230 – 320 |
| Ford Focus | 80 – 110 | 230 – 320 |
| Opel Corsa | 75 – 105 | 220 – 300 |
| Peugeot 208 | 75 – 105 | 220 – 300 |
| Lancia Ypsilon | 75 – 100 | 220 – 300 |
| Alfa Romeo Giulietta | 85 – 120 | 240 – 330 |
Che regole deve rispettare un sensore angolo di sterzata?
La legge impone l’obbligo di taratura del sensore angolo di sterzo dopo ogni intervento (sostituzione o smontaggio della colonna). Ciò garantisce il corretto funzionamento del sistema ESP/ESC e la conformità alla sicurezza stradale europea. La normativa che tratta questo argomento è la UNECE R14/R139, entrata in vigore nel 2020.
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RIDEX Sensore angolo sterzo
FEBI BILSTEIN Sensore angolo sterzo
NTY Sensore angolo sterzo
TOPRAN Sensore angolo sterzo
NTY Sensore angolo sterzo
FAQ
Cos’è il sensore dell’angolo di sterzo e dove si trova?
È un dispositivo installato nella colonna sterzo che misura l’angolo e la velocità del volante, indispensabile per sistemi di stabilità, ABS, ADAS.
Quali segnali invia all’auto?
Invia segnali analogici o digitali (CAN) sull’angolo attuale e la velocità di rotazione, che le ECU usano per controllare freni, sterzo, fari e ADAS.
Come capisco se è guasto?
Spia ESP/ESC accesa, disfunzioni ABS, traiettoria instabile, sterzo “strano” o errori diagnosi OBD. I guasti più comuni riguardano usura del disco codificato, problema ai connettori, errata calibrazione.
Quanto costa sostituirlo?
In Italia i prezzi aftermarket partono da 46 €, fino a 252 €, in base a marca/compatibilità con FCA, Mercedes, Smart. Va aggiunto il costo della manodopera e della calibrazione (~50–150 €).
Serve la diagnosi dopo la sostituzione?
Sì, secondo R139 ed ESC è obbligatoria una “steering angle sensor learn” tramite strumento OBD; la mancata calibrazione può compromettere sicurezza e regolarità revisione.
Conclusione
Conoscere l’esatta posizione delle ruote è importante, specialmente in combinata con un sistema di servosterzo che agisce nella direzione desiderata da chi guida per correggerla o per semplificare le manovre. In caso di malfunzionamento, la direzione del veicolo può essere imprecisa e bisogna procedere con una calibratura del sensore, sempre che questo non sia rotto e non vada sostituito.
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