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Full hybrid o plug in: differenze, vantaggi e svantaggi
Il mercato automobilistico si sta sempre più rivolgendo all’elettrico, anche grazie agli incentivi governativi e al sempre maggiore rispetto per l’ambiente. L’integrazione tra elettrico e carburante tradizionale ha portato all’espansione delle auto ibride. Ma che tipo di ibrido scegliere?
Vedremo nel dettaglio la differenza tra full hybrid e plug-in, come funzionano i due sistemi, quali sono i pro e contro e come fare la scelta migliore. Cosa ci riserva l'auto del futuro e come evitare brutte sorprese.
Tipi di ibride: mild hybrid, auto full hybrid e plug-in
Il passaggio all’auto completamente elettrica può essere ancora difficile, sia per i costi delle auto elettriche, che per l’accesso a una stazione di ricarica auto elettriche, una rete ancora da completare. Ecco perché il mercato offre la scelta tra vari tipi di ibride, come mild hybrid, auto full hybrid o plug-in.
MATCAVI Cavo di ricarica
Mode 3, Spina di carico tipo 2, Connettore di carica tipo 2, 32A, 22KW, 5m, Fasi 3, 400V, IP44
GYS Carrello, Caricatore / Avviatore batteria
KAVO PARTS Cavo di ricarica
Mode 3, Spina di carico tipo 2, Connettore di carica tipo 2, 32A, 7,4KW, Fasi 1, 250V, IP55
KAVO PARTS Caricatore portatile
3,7 KW, Spina Europlug, Connettore di carica tipo 2, 16A, Fasi 1, 220V
MAHLE ORIGINAL Cavo di ricarica
Mode 3, 32A, 22KW, Fasi 3, 480V, IP 55
Come funzionano e quali sono le differenze tra full hybrid e plug-in? Un motore mild hybrid, il livello iniziale di auto elettrica, vanta un motore elettrico di supporto al motore a combustione. L’elettrico è complementare e non si ricarica. L’effetto è quello di consumare molto meno carburante, perché il motore ausiliario sfrutta l’energia prodotta a veicolo in marcia e la utilizza quando conviene.
Nel caso dell’auto ibrida plug-in, il motore elettrico può essere completamente indipendente e dare un’autonomia al veicolo. Così, anche senza carburante, si possono percorrere certi tratti (qualche decina di chilometri) per raggiungere il distributore, ma anche per accedere a zone altrimenti vietate, come alcune ZTL.
Un’auto plug-in hybrid è al momento la tecnologia più all’avanguardia nel settore dell’ibrido, infatti sempre più case automobilistiche offrono questa tipologia in sostituzione delle auto a carburante tradizionale.
Il plug-in hybrid come funziona e perché si chiama così? Il nome “plug-in”, che significa infilare, allacciare, deriva dal fatto che la batteria elettrica si può ricaricare anche con un collegamento elettrico a una colonnina, anche nel proprio garage.
Nel caso del full hybrid, invece, la possibilità di ricaricare dall’esterno non esiste e la batteria si ricarica in modo tradizionale, a veicolo in marcia o tramite l’energia recuperata in frenata. Questa è la principale differenza tra full hybrid e plug-in hybrid.
Pro e contro, quale scegliere?
Quando si compra un’auto nuova, è meglio full hybrid o plug-in? Innanzitutto bisogna dire che acquistare una plug-in implica creare un collegamento di ricarica in casa, in garage, altrimenti diventa una difficoltà, perché bisogna appoggiarsi a centri di ricarica non sempre comodissimi. Inoltre, bisogna comprare un cavo ricarica auto elettrica da tenere sempre nel baule.
TESLA TECHNICS Cavo di ricarica
3, 32A, 22KW, IP55
AKYGA Cavo di ricarica
Mode 3, Spina di carico tipo 2, Connettore di carica tipo 1, 32A, 7.2 KW, 6m, Fasi 1, 250V, IP54
HARTING Cavo di ricarica
Mode 3, Spina di carico tipo 2, Connettore di carica tipo 2, 32A, 22KW, 5m, Fasi 3, IP44
DELPHI Caricatore portatile
5 m
QUANTUM ENERGY Stazione di ricarica a muro
7,4 KW
Per quanto riguarda il consumo di carburante, full hybrid vs plug-in in generale i valori di consumo sono gli stessi, a batteria carica. Va detto che le auto full hybrid non hanno una vera autonomia in elettrico, quindi dipendono al 100% dal carburante, come le mild hybrid.
Un altro fattore che fa ancora la differenza è il prezzo. Se una full hybrid può costare meno di 30mila euro, come Renault Clio (22mila) o Honda Jazz (23mila), i prezzi di listino delle plug-in pi recenti scendono difficilmente sotto i 30mila (Hyundai Ioniq).
Va detto anche che ci sono molti incentivi su queste tecnologie, che consentono di risparmiare fino a 6-7 mila euro, rottamando un veicolo. Inoltre, i vantaggi sono notevoli. Il risparmio di carburante rispetto alle auto con motore endotermico è notevolissimo.
La ricarica in modalità plug-in avviene nel giro di poche ore, quindi anche se si trova una colonnina in prossimità di un centro commerciale, si può approfittare mentre si fa la spesa. A casa è meglio installare una colonnina indipendente (Wallbox) perché il consumo in fase di ricarica rischia di far superare il limite per l’uso domestico, a meno che non si ricarichi di notte, senza usare altri elettrodomestici.
Conclusione
Nel passaggio dal motore a scoppio all’elettrico, l’auto ibrida è una soluzione che accontenta tutti. Consuma di meno, è autonoma ed ecologica. Il plug-in può essere un ottimo investimento, se sostenuto dagli incentivi e se ci sono colonnine comode, altrimenti un ottimo ibrido mild o full è già un bel risparmio!
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