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Airbag Moto: cos’è, come funziona e quale scegliere
Essendo il concetto di airbag legato a quello di auto, probabilmente molti non sanno che questo sistema di sicurezza si trova anche nelle moto. Come? Vediamo di dare una risposta a questa domanda in maniera chiara e concisa.
Cosa è l’airbag per moto e come funziona?
Come nelle automobili, anche nelle moto l’airbag è un sistema di sicurezza costituito tecnicamente da una sacca d’aria che si gonfia quando accade un urto, una caduta o il motociclo scivola sulla strada. Questa sacca d’aria non è installata sul corpo della moto, ma sul giubbotto o sulla tuta indossata dal motociclista quando conduce il veicolo. La sacca si gonfia con l’ausilio di un generatore di gas quando si verifica un incidente o una sbandata. Come nelle auto, lo scopo di questo sistema di sicurezza è quello di proteggere al meglio il motociclista dai rischi dovuti ad una caduta in seguito ad un incidente. L’airbag rientra nella categoria delle protezioni dinamiche, che si attivano solo in caso di necessità, a differenza di quelle statiche, come paraschiena e protezioni per gomiti e spalle.
Da un punto di vista del funzionamento si distinguono due tipi di airbag: uno meccanico ed un altro elettronico.
L’airbag meccanico funziona attraverso un cavo, collegato alla moto, il quale in caso di incidente fa in modo che l’airbag si gonfi subito con l’aria pressurizzata proveniente dal serbatoio del gas del dispositivo. In altre parole, il dispositivo si avvia quando lo stacco del cavo dalla moto è netto e brusco, come appunto in un incidente.
Alla base del funzionamento dell’airbag elettronico stanno invece una serie di sensori (un accelerometro ed un giroscopio) posizionati all’interno dell’airbag stesso e nella centralina della moto. Quest’ultimo dispositivo, che monitora i dati del conducente, farà in modo che il sistema airbag si attivi in caso di incidente.
Lo scopo principale di questo accessorio è quello di proteggere la schiena ed il collo: le parti del corpo più esposte al rischio di danni permanenti. Il vantaggio incontestabile di avere gli airbag per moto risiede nella loro capacità di dissipare la forza d’impatto molto meglio dei tradizionali paraschiena e nei modelli fino a 20 volte più evoluti.
Le nuove tecnologie hanno reso tanto gli airbag a funzionamento meccanico quanto quelli a funzionamento elettrico dei dispositivi affidabili: ragion per cui risulta arduo esprimere un giudizio di preferenza. Prima dell’acquisto di un airbag è comunque sempre bene valutare i seguenti quattro requisiti:
- Tempo di reazione, ovvero il tempo impiegato dal dispositivo per riconoscere un incidente ed attivarsi.
- Tempo di gonfiaggio, ovvero il tempo di cui il dispositivo ha bisogno per gonfiare la sacca d’aria situata nel gilet o nella tuta.
- Volume complessivo, ovvero la massa d’aria immessa all’interno del dispositivo (quella dei sistemi elettronici è in genere superiore a quella degli airbag meccanici).
- Costo. Il costo degli airbag meccanici si aggira sui 300 e i 600 euro, mentre quelli elettronici possono costare anche il doppio.
Un vantaggio degli airbag meccanici consiste nella loro leggerezza, a cui tuttavia può fare da contrappeso il cavo che potrebbe limitare i movimenti del motociclista. Un altro fattore è anche quello della praticità, in quanto gli airbag elettronici devono essere ripristinati dal produttore, mentre quelli meccanici, se non danneggiati, possono essere ripiegati e ripristinati in modo autonomo sostituendo semplicemente la cartuccia. Tra i produttori di airbag meccanici si possono menzionare Held, Helite, Bering e Spidi. I marchi Dainese ed Alpinestars hanno dal canto loro sviluppato una propria tecnologia per i modelli elettronici.
Tra le ultime novità apparse nel settore va menzionato il dispositivo Fast Lock, che sostituisce il cavo di attivazione solitamente utilizzato. Il Fast Lock si connette alla moto con l’ausilio di un anello, fornito con il kit di equipaggiamento, che regola il sistema di apertura dell’airbag meccanicamente. Il cavo funziona in pratica secondo il principio delle cinture di sicurezza, scorrendo liberamente, ma bloccandosi ed attivando automaticamente l’airbag in caso d’urto. Il sistema Fast Lock è inoltre dotato di un accelerometro analogico calibrato, in grado di monitorare la posizione del pilota, anche se la moto è ferma. In 5 millesimi di secondo questo nuovo sistema riconosce una situazione di emergenza e trasmette all’airbag il segnale utile per attivarsi.
Cosa dice la legge?
Purtroppo in Italia non esistono incentivi o agevolazioni fiscali per l’acquisto degli airbag per moto. Inoltre, al momento, non esiste neppure una normativa specifica che obblighi l’uso di dispositivi di sicurezza quali paraschiena ed airbag anche in motocicletta. L’Articolo 171 del Codice della Strada ha infatti reso obbligatorio solo l’utilizzo del casco. La normativa EN 1621-4, emanata nel 2013, ha comunque stabilito degli standard per l’omologazione di questi dispositivi sulla base di test d’urto, di resistenza e di analisi dei materiali.
Questa direttiva riguarda essenzialmente i livelli di protezione necessari relativamente all’energia cinetica che gli airbag possono assorbire:
Livello 1: il livello medio di energia trasmessa non deve oltrepassare i 4,5 kN (kilo Newton) ed i 6 kN di picco.
Livello 2: il valore medio dell’energia non deve oltrepassare i 2,5 kN ed i 3 kN di picco.
Più basso è il valore , più il dispositivo offre una protezione efficace agli urti.
La suddetta normativa prescrive inoltre che il tempo di attivazione non possa superare i 200 ms, ovvero i 0,2 secondi. Va aggiunto che lo sviluppo di nuove tecnologie nel settore degli airbag ha permesso in molti modelli di abbassare la soglia di questi valori, migliorando la protezione offerta da questi dispositivi. I risultati raggiunti sono veramente notevoli, considerando anche il fatto che gli airbag per moto hanno iniziato a circolare solo a partire dal 2006. Va anche ricordato che al momento l’omologazione è valida solo per i dispositivi a funzionamento meccanico.
Altri parametri presi in considerazione sono: l’affidabilità, il comfort e l’ergonomia.
Un passo avanti in tema di obbligatorietà è stato comunque compiuto nel 2018, quando questo dispositivo è stato reso obbligatorio per l’equipaggiamento delle tute dei piloti di tutte le classi MotoGP. L’obbligo riguarda dunque per il momento solo i piloti professionisti e la scelta di dotarsi o meno di airbag resta individuale e dipendente dalle necessità, dai gusti personali e dalle possibilità finanziarie di ognuno.
Qualche consiglio utile
Insieme agli airbag sarebbe opportuno sempre indossare paraschiena, guanti da moto invernali e estivi, protezioni per gomiti, ginocchia e spalle, soprattutto durante la guida su strade di lunga percorrenza ad alta velocità: le misure di sicurezza non sono, infatti, mai troppe.
Per prevenire gli incidenti è bene attenersi alle tre seguenti raccomandazioni:
- Regolare manutenzione di impianto frenante moto, sterzo, gomme ed ammortizzatori.
- Guida attenta e prudente.
- Velocità moderata, nel rispetto dei limiti imposti.