Ammortizzatori scarichi: sintomi, cause e rischi
Se gli ammortizzatori si scaricano, ci sono vari sintomi: dal beccheggio eccessivo in frenata, a un rollio eccessivo in curva. Quando si frena, l’anteriore tende ad affondare più del solito, mentre quando si curva, l’abitacolo si inclina eccessivamente e poi ondeggia. Sono tutti sintomi che possono portare a conseguenze irritanti.
Ammortizzatori scarichi: sintomi
Gli ammortizzatori scarichi fanno rumore e provocano alcuni comportamenti anomali dell’auto. Ad esempio, la tenuta di strada in curva peggiora e oltre a oscillare l’auto perde traiettoria. Inoltre, compaiono vibrazioni sul volante e si rendono necessari nuovi pneumatici dell'auto a causa dell'usura irregolare di quelli attuali.
Inoltre, l’auto subisce gli effetti del vento trasversale, affonda in fase di frenata o impenna quando si accelera. Infine, c’è il rischio che si verifichino delle perdite di olio. I sintomi non si presentano necessariamente insieme, è sufficiente riscontrarne uno o due per convincersi a indagare le condizioni degli ammortizzatori.
Ecco una tabella con i sintomi principali e le cause di un malfunzionamento degli ammortizzatori.
Sintomo di malfunzionamento degli ammortizzatori |
Cause da investigare |
Affondamento del veicolo in frenata |
Ammortizzatori privi di resistenza, perdita interna di gas o olio |
Instabilità in curva |
Ammortizzatori danneggiati, molle o barre stabilizzatrici difettose |
Oscillazioni eccessive dopo dossi |
Perdita di olio dagli ammortizzatori, molle indebolite |
Perdita visibile di olio dagli ammortizzatori |
Guarnizioni usurate o deteriorate, danno fisico all'ammortizzatore |
Rumori (battiti o cigolii) |
Boccole usurate, elementi di fissaggio allentati, ammortizzatori secchi |
Usura irregolare degli pneumatici |
Ammortizzatori inefficaci o fuori taratura |
Vibrazioni eccessive al volante |
Ammortizzatori scarichi o danneggiati, supporti usurati |
Gli ammortizzatori scarichi: cause e prevenzione
Il lubrificante contenuto negli ammortizzatori tende a consumarsi naturalmente con l’utilizzo. Gli ammortizzatori dell'auto tendono pertanto a scaricarsi in modo uniforme, a meno che non ci sia un guasto provocato da un urto, che determina una disparità nel comportamento dell’auto. L’ammortizzatore scarico non attenua gli spostamenti dell’abitacolo e ogni sollecitazione, proveniente dalle ruote o dalle forze inerziali, ha un effetto moltiplicato rispetto al solito.
Per evitare un’usura prematura degli ammortizzatori, è utile evitare di caricare troppo il veicolo e distribuire il carico in modo uniforme sulle quattro ruote. Inoltre, la manutenzione ordinaria consente di lubrificare correttamente questi componenti e di individuare per tempo eventuali irregolarità, intervenendo prima che si verifichino guasti più importanti.

Ecco un elenco delle misure di prevenzione più comuni per conservare al meglio gli ammortizzatori:
- Controllare regolarmente lo stato degli ammortizzatori (ogni 20.000–30.000 km), effettuando test visivi e test di rimbalzo.
- Evitare il sovraccarico dell'automobile, rispettando sempre il peso massimo indicato dal produttore.
- Guidare con attenzione su strade sconnesse, rallentando in prossimità di dossi, buche e ostacoli.
- Effettuare l'allineamento e l'equilibratura periodica delle ruote per evitare stress meccanici sugli ammortizzatori.
- Controllare periodicamente pressione e usura degli pneumatici per evitare sollecitazioni eccessive al sistema di sospensioni.
- Sostituire tempestivamente le parti usurate correlate, come boccole, supporti e molle, per evitare sovraccarichi sugli ammortizzatori.
- Utilizzare ricambi di qualità certificata e compatibili con il modello del veicolo.
- Evitare manovre brusche e frenate improvvise, specialmente a velocità elevate, per ridurre al minimo lo stress sui componenti della sospensione.
Ammortizzatori scarichi: che rischi si corrono
Oltre alla diminuzione del comfort dovuta agli ondeggiamenti, tra gli effetti negativi degli ammortizzatori scarichi ci sono la perdita della convergenza delle ruote, che pertanto peggiorano la tenuta di strada, il comportamento anomalo del veicolo in frenata, con una distanza di frenata che può aumentare, un maggior rischio di slittamento delle ruote e di imprecisione della sterzata. Anche i montanti si possono usurare, aumentando così l’entità della riparazione.
Come vedere se gli ammortizzatori sono scarichi
Una volta scoperti i sintomi, bisogna verificare se effettivamente la causa è un malfunzionamento agli ammortizzatori. Un controllo visivo può far notare un’usura irregolare a uno o più pneumatici dell'auto. Se il veicolo è stato parcheggiato a lungo, si possono notare tracce di olio sotto la zona dell’ammortizzatore. Un test più pratico consiste nel cosiddetto test del rimbalzo: spingere verso il basso l’auto in prossimità di una ruota e controllare il sobbalzamento. In alcuni casi, solo un controllo tecnico dell’estensione e della compressione può dare una risposta precisa.

Veicolo con gli ammortizzatori scarichi: ogni quanto è necessario sostituire le sospensioni?
Oltre ai controlli regolari effettuati ogni 20-30.000 km, gli ammortizzatori dovrebbero essere controllati anche ogni 80-100.000 km o al massimo dopo quattro anni e, se necessario, montati ammortizzatori dell’auto nuovi. Il controllo si può fare facilmente nel momento in cui si sostituiscono le gomme, in quanto la zona degli ammortizzatori diventa più facilmente accessibile.
Conclusione
Gli ammortizzatori vanno controllati regolarmente, effettuando una manutenzione costante. Inoltre, se si guastano, si possono notare vari sintomi nel comportamento della massa sospesa dell’auto. Il test del rimbalzo consente di verificare rapidamente se ci sono malfunzionamenti alle sospensioni.
FAQ
Come posso capire se gli ammortizzatori della mia auto sono guasti?
I sintomi più evidenti sono: oscillazioni o rimbalzi eccessivi dopo aver superato dossi o irregolarità stradali, usura irregolare degli pneumatici, rumori sospetti come cigolii o colpi provenienti dalle ruote, affondamento pronunciato dell’auto durante la frenata, instabilità o scarsa tenuta di strada, soprattutto in curva.

Quanto spesso vanno sostituiti gli ammortizzatori?
Gli ammortizzatori generalmente vanno controllati ogni 20.000–30.000 km e sostituiti mediamente ogni 70.000–90.000 km. Tuttavia, la durata può variare a seconda dello stile di guida e delle condizioni delle strade percorse.
Cosa succede se continuo a guidare con ammortizzatori malfunzionanti?
Guidare con ammortizzatori guasti può causare: perdita di controllo dell’auto, specialmente in condizioni meteo avverse, maggiore spazio di frenata, aumentando il rischio di incidenti, accelerazione dell’usura di altre componenti come pneumatici e sospensioni, minore comfort di guida.
Gli ammortizzatori devono essere sostituiti tutti contemporaneamente?
È sempre consigliato sostituire gli ammortizzatori in coppia (anteriore o posteriore) per garantire un equilibrio e una stabilità ottimali del veicolo. Non è obbligatorio sostituirli tutti e quattro contemporaneamente, ma è buona prassi farlo se tutti mostrano segni di usura.
Posso effettuare personalmente un controllo preliminare degli ammortizzatori?
Sì, puoi effettuare il "test del rimbalzo": premi energicamente l'auto sopra la ruota e rilasciala immediatamente. Se l’auto rimbalza più volte prima di fermarsi, potrebbe indicare un problema agli ammortizzatori.
Il costo può variare significativamente a seconda del tipo di veicolo, del marchio degli ammortizzatori e della manodopera. Mediamente, il costo totale (componenti e manodopera) può oscillare tra i 200 e i 500 euro per coppia.
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