Pinze crimpatrici

Pinze crimpatrici: cosa occorre sapere

Le pinze crimpatrici si usano per riparare le cablature dell’auto, servono a unire cavi e adattare punte e terminali; assicurano un contatto affidabile tra le varie componenti del circuito elettrico, impedendo perdite di corrente e favorendo un funzionamento stabile delle attrezzature.

Quali sono le tipologie di crimpatrici?

In base all’utilizzo previsto:

• Crimpatrici speciali. Servono a svolgere compiti precisi, per esempio per crimpare solo terminali o manicotti isolati (ghiere metalliche).
• Crimpatrici multiuso. Sono dotate spesso di becchi intercambiabili, per poter operare su punte, terminali e manicotti di diversi diametri e tipologie. Questi utensili possono presentare tasselli, bordi taglienti, protrusioni, non solo sulle pinze, ma anche sui manici.

In base al design:

Pinze crimpatrici. Sono simili alle pinze, con due elementi funzionanti, con protrusioni e tasselli sui lati. Quando due becchi si incontrano, comprimono un elemento su entrambi i lati, crimpandolo. Servono per punte e manicotti di un certo diametro, ma i terminali intercambiabili le rendono molto versatili.

Strumenti di crimpatura ghiere. Hanno una struttura con un meccanismo speciale che garantisce una distribuzione uniforme della pressione su un cavo da quattro o sei lati. Queste crimpatrici hanno una testina solida e si possono regolare automaticamente al diametro di una parte in un certo intervallo, ma non sono adatte per la crimpatura di manicotti di connessione con cavi inseriti su lati opposti.

In base al materiale della struttura:

Acciaio. Sono resistenti all’acqua e molto durevoli.

Alluminio. Pesano due volte meno di quelli in acciaio.

Le crimpatrici possono essere dotate di ulteriori meccanismi, come per esempio:

Meccanismo a cricchetto. Impedisce che l’utensile si muova in senso opposto fino a che il ciclo di lavorazione sia terminato. Assicurano una compressione di miglior qualità.

Meccanismo a ingranaggi. Riduce il carico di lavoro sulle mani e consente di svolgere molto più lavoro.

Consigli per l’uso delle crimpatrici

Per prima cosa, prima di iniziare a lavorare, scollegare il circuito elettrico dall’alimentazione; è proibito crimpare cavi sotto tensione. Fare molta attenzione a non mettere le dita tra i becchi della crimpatrice.

I capi di un cavo vanno tagliati e spellati alla lunghezza esatta di un terminale o di un manicotto. Verifica che i diametri di cavi e connettore corrispondano: è l’unico modo per farli aderire perfettamente, con la massima protezione dal contatto con l’ambiente.

Molti manicotti sono colorati. A volte anche i becchi dell’utensile sono contrassegnati in modo simile. Durante la crimpatura verifica che i colori si corrispondano.

Ogni tanto bisogna controllare la forza di serraggio. Alcune crimpatrici consentono di regolarla con un apposito regolatore.

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