Chiave dinamometrica

Chiave torsiometrica: cosa occorre sapere

Una chiave dinamometrica è un utensile che consente di stringere un elemento di fissaggio filettato con una forza torcente ben precisa. Si usa principalmente per la manutenzione degli assemblaggi, che richiede di osservare la coppia di serraggio indicata dal produttore.

Quali sono le tipologie di chiavi dinamometriche?

• Ad asse. Hanno un prezzo più contenuto e non hanno alcun limitatore. La quantità di forza applicata è controllata a vista, il che non è molto comodo lavorando con elementi situati in posti difficili da raggiungere. Inoltre, l’errore di misura può variare da un 5% fino al 20%. Questi utensili possono essere dotati di un indicatore a freccia o un indicatore di confronto.
• A cricchetto. Sono molto precisi. In base al tipo di risposta che danno, esistono chiavi:
  • A scatto. Sono i modelli più diffusi, hanno in dotazione una scala preimpostata. Quando si raggiunge la quantità preimpostata di forza di torsione, le parti che trasmettono la forza al meccanismo cominciano a scivolare, producendo un suono a scatto. Sono utensili comodi da usare anche per lavorare in punti difficili da raggiungere, anche perché non serve controllare la forza applicata. Questi utensili hanno un margine di errore solitamente inferiore all’8%.
  • Digitali. Hanno un display a LCD che mostra le letture di pressione in tempo reale. Quando si raggiunge la quantità di forza richiesta, viene emesso un segnale sonoro, viene mostrato un avviso o emessa una vibrazione. Le chiavi dinamometriche elettroniche offrono il massimo grado di precisione: il margine di errore della misurazione si aggira attorno all’1%. Hanno anche un prezzo maggiore.

Principio operativo

Le chiavi dinamometriche ad asse comprendono un braccio di leva con una scala di misurazioni e un dispositivo indicatore fisso. Quando si stringe l’elemento di fissaggio, il puntatore e la scala si differiscono per un angolo che è uguale alla quantità di forza applicata. Gli utensili con un comparatore a quadrante hanno forma simile, ma sono dotati di uno speciale dinamometro a molla.

Le chiavi dinamometriche a scivolo includono una molla e un meccanismo a cricchetto. Vengono compresse fino alla pressione necessaria preimpostata per gli elementi di fissaggio. Quando questi vengono serrati, si aziona uno speciale meccanismo a scatto, che segnala il raggiungimento della forza preimpostata. Gli utensili elettronici sono costruiti in modo simile, ma la regolazione e la trasmissione della forza vengono gestite da una scheda e da sensori.

Consigli per l’uso delle chiavi dinamometriche

Se è possibile calibrare la chiave, bisogna regolarla in maniera corrispondente. Il produttore indica nel manuale l’esatta procedura e anche la massima quantità di pressione a cui l’utensile può essere sottoposto. Si raccomanda di non superare mai questo livello: per prima cosa, l’utensile si potrebbe rompere; in secondo luogo, quando la chiave viene usata fino ai valori limite, le letture non sono molto accurate.

Si consiglia di non utilizzare una chiave dinamometrica per allentare elementi di fissaggio bloccati o eccessivamente serrati. Per questi lavori, si devono usare altre tipologie di chiavi e speciali agenti pulenti che sciolgono la ruggine. Gli utensili elettronici non vanno usati a temperature molto basse.

Le chiavi vanno conservate in ambiente asciutto e pulito. Se è presente una manopola adatta per la taratura, essa va impostata in posizione zero, in modo da proteggere la molla da eventuali danni.

Si consiglia di controllare e calibrare l’utensile almeno una volta l’anno, meglio se in un centro di servizio specializzato.

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